Anfore età romana

Le anfore sono contenitori destinati al trasporto delle merci, pensati essenzialmente per essere stivati in verticale nelle navi. Esse contenevano vino, olio, garum (salsa di pesce), olive, frutta e forse anche granaglie.

 

anfore romane foto

Anfore. Foto da visitpantelleria.com

Gli elementi costitutivi di un’anfora sono essenzialmente:
  • argilla ricca di inclusi, sia presenti naturalmente in essa sia aggiunti per dare più robustezza
  • corpo allungato, per lo stivaggio in verticale nelle navi. Veniva eseguito al tornio, in più fasi e con asciugature intermedie. Successivamente si aggiungeva il puntale e, quando era quasi asciutto, lo si riponeva sul tornio e si applicava nella parte superiore un cilindro di argilla da cui si ricavavano collo e labbro. Quindi si aggiungevano le anse, che venivano modellate e piegate. Durante le fasi di produzione venivano effettuati controlli, testimoniati dai graffiti dei responsabili incisi prima della cottura.
  • imboccatura  stretta per essere chiusa da un cuneo di sughero o un operculum (disco di terracotta) fermato con malta
  • puntale all’estremità, come presa supplementare

Le iscrizioni sulle anfore (tituli picti) sono note scritte a pennello con inchiostro nero o rosso, sul collo, spalla o ventre. Essi indicano:

  • la funzione, cioè il tipo di derrata trasportata
  • il peso a vuoto e il peso netto
  • la località di provenienza
  • natura e la quantità della merce contenuta
  • la data di spedizione
  • il nome del mercante che ha curato il trasporto
  • la località di destinazione
  • altri titoli, dipinti in caratteri corsivi, erano aggiunti dai funzionari dei controlli doganali:
    • luogo del controllo
    • anno consolare
    • peso
    • nome del controllore

 

I bolli

Sono presenti anche i bolli, impressi sull’argilla prima della cottura, contenente informazioni sulla fabbrica che ha prodotto il contenitore.

La varietà tipologica è legata al tipo di derrata trasportata (es. anfore da vino, anfore olearie, ecc.).

 

La classificazione

La prima classificazione tipologica si deve ad H. Dressel, che nel 1879 schedò le iscrizioni presenti sulle anfore rinvenute a Roma nel deposito del Castro Pretorio. Nei decenni successivi, altri studiosi hanno approntato nuove tipologie corrispondenti a diversi giacimenti.

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Classificazione anfore romane. Tavola Dressel (CIL XV, 2, tav. II)

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