Rufino. Il poeta dell’amore e del dolore

Rufino fu un epigrammista greco, probabilmente vissuto nel I secolo a.C. Della sua opera rimangono appena 38 epigrammi, giunti a noi tramite l’Antologia Palatina. I toni vanno dal lirico all’erotico, a volte con immagini anche esplicite.

Tra i suoi componimenti d’amore spiccano alcuni tratti dal libro V dell’Antologia Palatina, che mostrano tutta la raffinatezza di un grande poeta che ama con ardore e soffre con commozione.

 

Scena di corteggiamento con un giovane e un ragazzo. Foto da Archivio Beazley.

 

La lettura degli epigrammi di Rufino è come una dolce carezza sia per gli innamorati che per chi soffre per amore: egli si scaglia contro Eros, che non sempre incendia il cuore di chi invece si ama, ed elogia le donne oggetto del suo amore con parole che ogni persona vorrebbe sentirsi dire.

Leggiamoli insieme nella traduzione di  G. Paduano [Antologia Palatina. Epigrammi erotici. Libro V e libro XII, BUR, Milano, pp. 59; 65; 79; 91; 97; 101]:

 

14

Dolce è il bacio di Europa, anche se tocca appena le labbra,

dolce anche se sfiora appena la bocca;

non è alle labbra che s’accosta, ma preme la bocca,

e dal profondo rapisce l’anima intera.

Scena erotica con un giovane e una donna. Foto da Archivio Beazley.

22

Amore che dà dolci doni mi ha dato a te come schiavo,

Boopi, sottomettendo al giogo del desiderio

un toro che serve di sua volontà e ben volentieri,

uno schiavo assoluto che mai chiederà, fino alla vecchiaia,

alla canizie, la libertà che gli sarebbe amarissima.

E che il malocchio non colpisca le nostre speranze.

 

48

Gli occhi d’oro, le guance di cristallo, la bocca

più dolce di una corolla di rosa purpurea,

candido collo, e seni fulgidi, e piedi

più bianchi dei piedi d’argento di Teti;

se tra i capelli balena già qualche spina,

non farò attenzione ai capelli bianchi.

 

Scena erotica con un giovane e una donna. Foto da Archivio Beazley.

 

70

Hai la bellezza di Afrodite, la bocca della Persuasione,

la freschezza delle Ore primaverili, la voce della Musa Calliope,

la mente e la saggezza di Temi, le mani di Atena.

Con te, mia File, le Grazie diventano quattro.

 

88

Se non puoi , dio incendiario, accedere la stessa fiamma

in due persone, spegnila, oppure estendila all’altra.

 

97

Se dirigi le frecce verso ambedue, sei un dio, Amore, se inclini

verso una parte soltanto, non sei un dio.

 

Un uomo e un giovanotto in procinto di baciarsi. Foto da getty.edu.

 

***

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