Deporre le armi o combattere (a colpi di copyright)?

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Scena di combattimento. Pittore di Bonn (fine VI sec. a.C.). Kylix attica a figure rosse. Mannheim, Reiss-Museum, inv. CG360. Foto da Archivio Beazley.

 

«Cuore, mio cuore, mescolato
d’insolubili guai, torna a galla,
a chi ti tratta male tieni botta,
piàzzati presso i covi dei nemici
e non mollare. Se vinci, non vantarti in pubblico,
se perdi non crollare, in casa, a piangere.
Se va bene sii contento, se va male soffri
ma non troppo. Impara dunque come è questa
musica della vita.»

[Archil. 118 Lasserre-Bonnard. Trad. it. E. Mandruzzato]

 

Parola d’ordine: Copyright!

 

Cari followers,

come forse avrete notato, in questi ultimi due mesi non ho rispettato il consueto appuntamento mensile di pubblicazione su questo blog, limitandomi esclusivamente alla condivisione delle “pillole” sulla pagina Facebook.

Purtroppo ho dovuto affrontare tanti problemi dovuti al fatto che in molti si sono appropriati in maniera illecita dei miei articoli e approfondimenti.
Quasi tutto il mio lavoro è costantemente copiato, rimaneggiato e spacciato per opera altrui.

Nonostante la palese violazione del mio copyright, ho avuto difficoltà a far cancellare i loro post ingannevoli e di certo non li ho trovati tutti.

Questo è rubare.

La media per ogni articolo è di circa una settimana di duro processo di ricerca in biblioteca e negli archivi digitalizzati e un faticoso lavoro di stesura dei testi.

Chi è mio follower già da più di un anno sa che, senza mai trascurare la scientificità, metto sempre ironia e leggerezza nello scrivere, ma ora non rido più.

Ho smesso di scrivere perché siti web, pagine su Facebook e Instagram e addirittura utenti privati sui gruppi Facebook rubano e offendono la mia dignità creativa.

Si fanno belli grazie a me! E allora pioggia di like, commenti positivi a profusione, bla bla bla… ridicoli e ladri. E poi, sempre se capita, un veloce “scusa”, e neanche fatto dal diretto interessato. Ridicoli, ladri e vigliacchi.

Copiare è reato e lo trovo anche scorretto nei confronti dei propri followers.
Ringrazio, invece, tutti quelli che condividono in maniera onesta, rispettando il mio lavoro e la mia proprietà intellettuale.

La parola chiave dovrebbe essere condivisione, non appropriazione indebita!

Fino ad ora ho usato la piattaforma wordpress.com: utile, pratica, veloce, ma non consente l’uso di plug-in che scoraggino il “copia-incolla” o altre azioni.

Ho scelto, quindi, di trasferire il sito su un’altra piattaforma.

Il passaggio avverrà nei prossimi giorni e non è sicuro che voi followers della mailing list e di wordpress sarete direttamente reindirizzati sulla nuova piattaforma. Vi prego, quindi, qualora fosse vostro interesse, di continuare a seguirmi anche lì: il sito non cambierà nome, né grafica, né tanto meno me!

In ogni caso sulla mia pagina Facebook continuerò a pubblicare le “pillole” per far conoscere i reperti ceramici grazie all’ausilio dell’archivio Beazley, dei database digitalizzati dei musei e delle fonti letterarie antiche. Sperando che anche lì non sia violato il copyright!

Spero di trovarvi tutti, in ogni caso è stato un piacere e un onore scrivere per Voi...

A. R.

 

AGGIORNAMENTO 18 OTTOBRE 2017: SONO DI NUOVO ONLINE! 

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16 commenti

  1. Combattere senza dubbio. Smascherare i ladri. Prenderti la soddisfazione di notare quanto siano apprezzati i tuoi articoli tanto da essere rubati.
    Per il resto ti faccio i miei migliori auguri per una difesa sempre più efficace delle tue fatiche e per sempre maggiori soddisfazioni per il tuo lavoro attento e appassionato.

  2. Aldo Bonet

    Cara Ceramica antica Combattere contro questo schifo soprattutto accademico-italiano. Bisogna Combattere! Invitate costoro a un confronto -forum online: vedrete come scappano!
    Metteteli con nome e cognome dentro un vostro futuro articolo, vedrete come faranno i codardi!

    L’onestà o proprietà intellettuale fu coniata sapete da chi? Da Talete di Mileto quando si accorse che nella sua Grecia ci sarebbero stati dei futuri Accademici plagiatori e oscurantisti (come lo furono Platone e Aristotele) anche del suo pensiero.

    Vi lascio con queste parole di Apuleio su Talete in Florida 18:

    <>

    Talete, il maggiore dei sette celebrati sapienti della Grecia antica, aveva già previsto, col suo pensiero lungimirante, il futuro dell’uomo ma disse un’altra cosa importante che lo collega:

    Il più sapiente sapiente di tutti è il tempo, poiché scopre ogni cosa.

    Pertanto vedrete che il tempo è Giudice e Signore con chi è proprietario di un suo pensiero o di sue fatiche e smaschererà ovunque e comunque il ladro disonesto, plagiatore o oscurantista che sia.

    1. Infatti ho deciso di combattere! Ho conservato tutti gli screenshot per dimostrare anche in futuro le mie ragioni, ma non si può andare avanti così. Alcuni, dopo aver cancellato il post copiato, mi hanno persino proposto una collaborazione a titolo gratuito per scrivere per loro. Perché o si copia o si prende legalmente ma gratis: pura follia! Grazie ancora…

      1. Aldo Bonet

        Se la può consolare e per non sentirsi sola, le faccio leggere una introduzione al volume al quale il curatore ( che che capì il plagio da parte di un noto professore di filosofia antica) mi invitò a collaborare per inserire un articolo che smascherasse questo emerito professore che ha aspettato di andare in pensione prima di tentarne il plagio alle mie scoperte per il timore di essere radiato:

        http://www.atuttascuola.it/collaborazione/bonet/files/talete/Il%20Talete%20non%20detto%20da%20Platone.%20Alcune%20considerazioni%20a%20partire%20da%20un%20libro%20di%20Livio%20Rossetti..pdf

        E poi s’è dato alla fine la zappa sui piedi quando gli ho dimostrato che nel copiare la mia idea ( frutto di quaranta anni di ricerca) l’ha persino copiata male poiché non sa più come sostenere il suo furto intellettuale: da incapace e solo con metodologie fallaci ! Questo è quello che succede quando la verità è dalla parte di chi l’ha trovata non da chi te la vuole rubare, veda qui:

        http://atuttascuoladuepuntozero.blogspot.it/2017/03/aldo-bonet-il-talete-non-detto-da.html

        Sono d’accordo con lei ( lei titolare di ceramica antica), questi poveretti nella mente reagiscono al loro male oscuro facendo i bulli sfacciati spregiudicati: ho notato che, in fondo, si comportano come dei bambini capricciosi diventati purtroppo adulti!
        Da piccoli, questi ladruncoli, devono aver avuto dei genitori super protettivi che coccolavano e proteggevano sempre le loro marachelle. Una volta diventati grandi e, non avendo più i genitori al loro fianco, si creano nel loro ambiente (o si introducono dentro) una casta, una cricca o nonnismi accademici vari per sostituire i loro genitori in modo da continuare a fare le marachelle di sempre: queste ruberie infantili le fanno coloro che, divenuti grandi, amano farsi belli e bulli agli occhi degli altri, ma gli altri alla fine, capiscono, facendoli fare la fine che meritano.

        1. Mi dispiace per la sua esperienza. Di certo c’è una disonestà intellettuale di fondo alimentata da spavalderia e arroganza. Basterebbe così poco: citare le fonti, collaborare, creare una rete di contatti e condivisione. Promuovere la cultura è anche questo, ma per loro è più facile copiare. Sulla fine che meritano purtroppo la mia esperienza dimostra che in molti casi la passano liscia: è il caso di un utente di un gruppo che ha pubblicato un post rimaneggiando un mio articolo. L’amministratore ha solo provveduto alla cancellazione e mi ha detto che il responsabile si scusava, ma non l’ha rimosso né tanto meno ha scritto pubblicamente in bacheca di rispettare un codice etico di condivisione di immagini e testi. Senza fare nomi o altro, una bella tirata di orecchie generale sarebbe stata gradita… idem per gli altri casi per i quali neanche ho ricevuto le scuse. Speriamo la situazione migliori… consulterò i link che ha inserito nel suo comment e spero lei possa farsi valere nelle opportune sedi giudiziarie. Grazie per la condivisione!

  3. Aldo Bonet

    “Egli, (Talete) quando era ormai assai vecchio, scoprì un divino teorema concernente il sole – che non mi sono limitato ad apprendere ma ho anche verificato con l’ausilio nell’esperienza – teso a determinare quante volte il sole, nelle sue dimensioni, sia contenuto nell’orbita che percorre. Si narra che Talete avesse insegnato questa sua recente scoperta a Mandrolito di Priene il quale, molto dilettato dalla nuova e inattesa conoscenza, lo esortò a dire quanto volesse essere retribuito per un insegnamento così importante. E Talete, il sapiente, rispose:”sarebbe per me una ricompensa sufficiente se ciò che hai appreso da me non lo attribuirai a te stesso ma, quando inizierai a divulgarlo, dirai che io e non altri sono l’autore di questa scoperta”. Senz’altro una bella ricompensa, degna di tale uomo e perenne, poiché fino a oggi e per sempre tale ricompensa sarà pagata a Talete da tutti quelli che, come noi, hanno studiato a fondo la sua divina scienza” Apuleio Florida 18

  4. Mi spiace molto quello che ti è successo. Purtroppo io non seguo Facebook, mi spiace perderti.
    Ma come si fa a sapere se qualcuno copia gli articoli? E’ successo anche a un altro blog che se ne è lamentato.

    1. Carissima Neda, cambierà solo la piattaforma quindi se digiterai sul web laceramicaantica.org mi ritroverai in un attimo. In caso ti iscrivi nella mailing list e potrai così continuare a seguirmi, commentare e scrivermi. Nel mio caso l’ho scoperto per via della mia iscrizione senza pseudonimo sui vari social in gruppi e pagine di archeologia: tratto di temi particolari ed è facile scovare i furbi perché non sapendo che in realtà laceramicaantica sono io si credono al sicuro o comunque non pensano che potrebbero essere beccati.
      In generale, tuttavia, i mezzi vanno dalla semplice ricerca sul web con frasi specifiche a strumenti più seri: illuminante, e ti consiglio in caso di girarlo al blogger che conosci che ha avuto il mio stesso problema, è questo articolo http://www.impresapratica.com/leggi-e-fisco/violazione-copyright-sul-blog-come-tutelarsi/
      Spero tanto di ritrovarti, io comunque continuerò a seguirvi tutti!
      Prometto che il mio prossimo articolo sarà una raccolta delle “pillole” di Facebook che hanno avuto maggior successo, così anche tu e chi non è iscritto a questo social potrete leggerle!
      In ogni caso, grazie per tutto…

      1. Ti ringrazio. Verrò sicuramente a cercarti. Per fortuna il mio blog non è molto appetibile. Una volta un blogger mi ha chiesto gentilmente di poter usare un mio disegno per un suo post mettendo il mio nome sotto al disegno e gliel’ho concesso, mi ha fatto piacere. Però un’altra volta ho visto in Flickr una signora che ha copiato un mio disegno, ma il suo lavoro era molto scadente, Per fortuna non ha preso il mio attribuendolo a se stessa.
        Ti ringrazio ancora e verrò sicuramente a cercarti.

        1. Un consiglio che posso darti è che ogni disegno dovrebbe essere contrassegnato con un marchio (es. @neda2017 o il nome del tuo blog), anche messo al centro di esso è in trasparenza. Solo così un domani ti tuteli: gentile il blogger che ti ha citato in didascalia, ma un altro può prendertelo non inserendo alcun riferimento. Mettilo tu sul disegno preventivamente. Per la signora di Flickr la questione è diversa: un’immagine può essere riprodotta senza violare il copyright originale se essa viene rielaborata. Ti faccio un esempio: nei miei libri pubblicati e nei miei articoli su riviste scientifiche, per ovviare al copyright sulle foto dei vasi (di proprietà dei musei che lo custodiscono), io pubblico disegni fatti di mio pugno di essi. Ripropongo, quindi, la mia visione su quell’opera. Il mio disegno diventa a sua volta protetto da copyright in quanto opera originale. È anche vero però che un vaso non puoi ricalcarlo, quindi nel tuo caso la signora è stata scorretta se è proprio un ricalco vero e proprio. Per qualsiasi dubbio o confronto rimango a tua disposizione!

          1. Ho capito perfettamente e ti ringrazio.
            No la signora non lo ha ricalcato, lo ha riprodotto con un suo acquerello, guardando il mio che invece era una illustrazione botanica, quindi una tecnica molto diversa e confrontando le due opere la differenza era molto evidente,
            Io, di solito, firmo le mie opere prima di fotografarle, a volte con l’intera firma, a volte con un piccolo logo, l’ho sempre fatto e continuo a farlo anche ora se si tratta di una cosa importante. Non lo faccio per le foto che, di solito, sono del mio giardino, anche perché sono di una qualità così poco appetibile che non credo facciano gola a qualcuno.
            Per i contenuti del blog, non credo che anche questi possano essere usati per scopi diversi da quello che scrivo, sono riflessioni e racconti di una vecchia casalinga, senza alcuna importanza, condivisibili certamente, ma non utili ad altri scopi.
            Infatti, controllando quel link che mi hai fornito e del quale ti ringrazio, l’unico pezzo che è stato preso da altri è una frase, comune a tutti, dell’informativa law-policy.
            Per te e per altri blog che seguo è diverso: voi fate ricerca, approfondite argomenti, presentate articoli importanti e libri. Chi vuole fare bella figura e non vuole lavorare si approfitta del lavoro degli altri e questo è rubare, non ci sono altre parole. C’è chi ruba idee e le fa proprie, chi ruba il lavoro fatto da altri e se ne prende il merito e il guadagno e ciò non è assolutamente giusto.
            Sempre grazie per la tua cortesia.
            Ti auguro buon lavoro, successo e un sereno fine settimana.

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