I fulmini di Zeus tra mito e iconografia

I fulmini sono uno dei fenomeni atmosferici più potenti e non potevano che essere legati a Zeus, padre degli dei.

Foto da pexels.com.
I fulmini dei Ciclopi

Come fece Zeus ad appropriarsi dei fulmini?

Secondo la versione di Apollodoro, il dio si ribellò al padre Crono e ai Titani. Dopo dieci anni di guerra, Gea predisse a Zeus la vittoria se fosse stato aiutato dai Ciclopi che erano, però, rinchiusi nel Tartaro. Zeus scese negli Inferi e li liberò dalle catene.

Fu allora che i Ciclopi donarono a Zeus il tuono, il fulmine e la folgore, a Plutone  l’elmo, a Poseidone il tridente. Con queste armi essi sconfissero i Titani, e dopo averli rinchiusi nel Tartaro posero a sorvegliarli gli Ecatonchiri. poi gli dèi si spartirono il dominio con un sorteggio: a Zeus toccò il regno del cielo, a Poseidone del mare, a Plutone dell’Ade.

[Apollod. Bibliotheca 1, 2, 1. Trad. it. G. Paduano]

 

I fulmini, l’Etna e il cavallo Pegaso

Una volta liberi, i Ciclopi si insediarono in Sicilia, nei pressi dell’Etna.

Essi erano esperti fabbri e aiutavano Efesto anche nella fabbricazione dei fulmini per Zeus. Questi poi erano trasportati periodicamente sul Monte Olimpo dal cavallo alato Pegaso, fuoriuscito dal collo di Medusa una volta che la testa fu tagliata da Perseo.

 

Ciclopi, Efesto, Afrodite e Eros. M. van Heemskerck, Incisione coi Ciclopi (1546). Foto da karlundfaber.de.
Pegaso. Foto da Archivio Beazley.

 

I fulmini, attributo iconografico di Zeus
O padre Zeus, che scuoti il mondo tuonando e scorrendo come la fiamma
e scagli dall’alto il lampo dell’etere folgore.
         [h. Hom. 19, 1-2. Trad. it. G. Zanetto]
Dal momento in cui i Ciclopi donarono i fulmini a Zeus, questi divennero il suo attributo principale, come si evince anche sui reperti.
Un esempio è il cratere a calice attico a figure rosse ARV(2) 1086.1 del Pittore di Nekya (450-425 a.C.) e conservato al Metropolitan Museum di New York (inv. 08.258.21), dove Zeus è rappresentato con il doppio fulmine e scettro.
Foto da Archivio Beazley.
Come possiamo vedere, quindi, una delle manifestazioni naturali più incredibili non poteva che essere arma, attributo e manifestazione di Zeus, il più potente fra gli dei olimpici!
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