Il bianco pioppo dalle foglie argentee

Qualche tempo fa ho letto una bellissima poesia di F. Garcia Lorca, dal titolo I gattici d’argento:

Bellissima poesia che mi ha ispirato l’argomento dell’approfondimento di oggi!

COS’è Il gattice? è il comune pioppo bianco

Scopriamo insieme, quindi, l’importanza di questa pianta nel mito e nel culto antico… pronti? Iniziamo!

IL PIOPPO BIANCO NEL Mito

L’albero è ricordato in tre episodi mitici, tutti connessi con il ciclo vita-morte-rinascita e con il mondo degli Inferi.

1.La metamorfosi di Leuce, “la bianca”

Il mito è raccontato da Servio e ricorda la passione smodata di Ade per la giovane ninfa, figlia di Oceano e Teti. Il dio, come sua consuetudine (se vuoi approfondire, ti consiglio la lettura di La stagione dell’amore e il ratto di Persefone e La menta, da ninfa degli Inferi a pianta aromatica), la rapì e la condusse negli Inferi.

La ninfa, tuttavia, era una mortale: compiuti i suoi giorni, Ade, per il dolore e la volontà rimanerle sempre accanto, le donò l’immortalità trasformandola in un pioppo bianco e la collocò nei Campi Elisi.

2.Il ritorno di Herakles dagli Inferi

Il mito narra di come l’eroe scese nel mondo di Ade e sconfisse Cerbero, mitico cane a tre teste posto a guardia degli Inferi. Herakles, prima di tornare nel mondo dei vivi, si cinse la testa con una corona di rami di pioppo bianco.

3.L’amore di Polisso 

In parte legato a Herakles, e quindi alla genealogia di Zeus, è anche il mito di Polisso e del marito Tlepolemo. Quest’ultimo era figlio di Herakles e perse la vita nella guerra di Troia: tale fu il dolore della moglie a lui devota, che in suo onore istituì dei giochi funebri, durante i quali ai bambini vincitori era donata una corona di pioppo bianco.

LEGAME CON GLI INFERI E SIMBOLISMO FUNERARIO E ORFICO

Il pioppo bianco cresce sulle rive di due fiumi omonimi: Acheronte, il fiume degli Inferi che i defunti dovevano attraversare per entrare nel mondo dei morti traghettati da Caronte, e Acheronte nella regione di Tesprozia, nell’Epiro, nella quale risiedeva l’oracolo negromantico di Ade. In entrambi i casi la caratteristica risiede nella putredine delle acque stagnanti, melmose e malsane.

 

Ermes accompagna l’anima di una defunta alla barca di Caronte, sulla quale vi è il traghettatore e l’anima di una donna seduta. Da notare la presenza delle canne sulla destra, tipiche di questo fiume. Lekythos attica a fondo bianco, ARV2 1168.127, Pittore di Monaco 2335 (450-425 a.C.). Cracovia, Czartoryski Museum, inv. 1251. Foto da Archivio Beazley.

 

Epiro. Foto da wikimedia.org. Il fiume Acheronte sfocia di fronte l’isola di Passo.

 

Come si deduce dai miti nei quali l’albero è citato, il pioppo bianco è strettamente connesso con il mondo dell’Oltretomba e presenta un forte simbolismo orfico, ben rappresentato dalla peculiarità delle sue foglie.

Esse, a differenza del funereo pioppo nero, hanno la parte superiore scura e l’inferiore argentea: la prima rappresenta il legame con l’aldilà, la seconda il superamento della morte, la rinascita.

Pioppo Bianco, foglie. Foto da etsy.com.
IL PIOPPO BIANCO NEL CULTO

Il pioppo bianco era sacro ad Ade e Herakles, come facilmente intuibile dal mito, ma anche a Zeus e Dioniso.

Nel caso di Zeus, le fonti ricordano che durante i sacrifici in suo onore a Olimpia era consentito usare solo rami di pioppo bianco.

Questo albero era usato, infine, per un particolare rito bacchico, come ricorda Arpocrate (cfr. W. Burkert, La religione greca, p. 526):

Gli iniziati ai Bakchiká venivano incoronati con rami di pioppo bianco, perché questa pianta è ctonia, ma ctonio è anche Dioniso, il figlio di Persefone.

 

Il pioppo bianco nell’arte classica

Nell’Archivio Beazley non sono presenti vasi con alberi identificabili come pioppi, tuttavia, in quelli con Herakles e Cerbero spesso è presente un albero: a mio avviso si potrebbe identificare proprio col pioppo bianco!

 

Ermes, Herakles e Cerbero. Anfora attica a collo distinto a figure nere, ABV 4.11, Pittore di Antimenes (525-500 a.C.). Parigi, Museo del Louvre, inv. F228. Foto da Archivio Beazley.

 

Atena, Herakles e Cerbero. Anfora attica a figure rosse, ARV2 4.11, Pittore di Andokides (550-525 a.C.). Parigi, Museo del Louvre, inv. F204. Foto da Archivio Beazley.

 

Nell’arte romana, infine, interessante è notare come il pioppo bianco diventi anch’esso attributo iconografico di Hercules.

Lunetta con maschera e attributi di Hercules. Affresco parietale di II stile pompeiano (50-30 a.C.). Il frammento era conservato al J. Paul Getty Museum, inv. 96.AG.171 e frutto di uno scavo clandestino in una villa nell’area vesuviana, motivo per cui è stato restituito all’Italia. Foto da https://bit.ly/2xz2wEG.

 

Quanti cassetti si aprono nella nostra mente leggendo, non trovate? La poesia di F. Garcia Lorca sembra avere come filo conduttore la rinascita spirituale dell’uomo. Bene, con la consapevolezza di cosa sia davvero un pioppo bianco, rileggiamo i suoi versi e apprezziamone ancor di più l’intensità poetica…

…e niente, ho un animo poetico pure io mi sa! 😉

A.R.

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